26 marzo 2017

Rubare in casa di un ladro...

"Sei una cretina! Anzi, una deficente! Anzi una decerebrata! Uno zombie ha più cervello di te!"
Jackob urlava contro Laila con tutto il fiato che aveva in corpo. Paonazzo in volto, prese un bel respiro per riprendere lo sproloquio. "Come ti è saltato in mente di metterti a scassinare un forziere mentre noi ci stavamo scontrando con quel.. quel... quel... coso! Facendo scattare la trappola! Cosa ti aspettavi? Il cartello di benvenuto?"

Laila non fece una piega di fronte a tanta ira. "Tanto non potevo fare nulla! Nulla! Le mie frecce gli facevano il solletico e poi..." Laila cercando di trovare un'argomentazione, ma fu istantaneamente interrotta da un altrettanto furioso Kisho.

"Stai zitta! Stai zitta! Quella palla di fuoco ha rischiato di uccidermi. Non bastava quel costrutto che mi stava picchiando a sangue, ti ci dovevi mettere pure tu!"disse il monaco dei quattro venti.

"Cinque coccodrilli ho dovuto evocare per tenerlo a bada... Cinque magie... capisci?" chiosò Gog.

"Va bene, va bene, d'ora in poi cercherò di essere più utile in combattimento. Ma non aspettatevi molto, non sono un killer." disse con sufficienza la ladra.

"Sarebbe il caso di prendere ciò che c'è e andarcene. Non ho delle belle sensazioni qua dentro, visto anche il pentacolo nell'altra stanza..." disse Tillal guardandosi attorno con circospezione, come se un Balor potesse uscire da un momento all'altro.

"Prima di andarcene, venite a vedere qui." disse Jackon, rivolto a tutto il gruppo "Forse ho trovato qualche cosa d'interessante."

A quelle parole il resto del gruppo fu come destato da un sogno: avevano appena rischiato tantissimo, probabilmente quello appena trascorso era stato lo scontro più pericoloso che avessero mai affrontato, ma avevano dimenticato lo scopo della loro missione.

"Uhm, casse, botti, barili... E tutti hanno ancora i sigilli intatti." disse Kisho."
"Guardate, qui: questo è il simbolo della Compagnia del Veliero Dorato... e qui c'è un altro simbolo: un cigno che solca il mare. Deve essere quello della nave che stiamo cercando." disse con un certo grado di eccitazione Tillal.




"Apriamo e vediamo! Cerchiamo e vediamo se ci sono le cose della nota. Sarà il carico?" ordinò Gog.

Ci volle un po' ad aprire i barili, le botti e le casse contenute in quel piccolo magazzino, ma i tessuti, gli olii aromatici ed essenziali, le spezie contenute sembravano coincidere con quanto aveva scritto Sheper, il funzionario della compagnia trovato morto qualche giorno prima.

"Prendiamone un certo quantitativo così abbiamo delle prove che il carico è ancora integro e non in fondo al mare." suggerì Tillal.

"Prendiamo piuttosto i sigilli, i coperchi delle botti con i simbolo della Compagnia e qualche altra prova più concreta" disse Jackob "visto che tutta questa merce potrebbe venire da qualsiasi punto di Oerth."

"Molto saggio piccolo uomo, molto saggio" chiosò Gog "ma queste casse e queste botti non mi sembrano esser marci e bagnati, mi sembrano molto ben curati e asciutti. Non ci sono segni di una tempesta e di uso. Molto strano, molto."

"Allora è evidente che la nave non è affondata. Altro che tempesta! Portiamoci via tutto." sentenziò senza possibilità di appello Laila.

"Le nostre borse sono strapiene di monete: quelle che abbiamo nel forziere che è esploso e che dovresti conoscere molto bene." disse Tillal "Ricordiamoci anche di capire che cos'è quel libro magico d'invocazione. Sembra molto potente."

"Adesso andiamo però" disse Laila "ogni minuto che passa il pericolo aumenta, ho delle sensazioni negative."

"Sì, usciamo, ma andiamo a ricercare il nostro uomo. Deve rispondere a un sacco di domande. Adesso abbiamo le prove che la nave non è affondata. Dobbiamo capire dov'è. Lui lo sa. Lui deve parlare." disse Jackob.

"No, dobbiamo tornare a Corentyn. Questa città è divenuta troppo pericolosa per noi." disse Gog.

Iniziò così un'accesa discussione che proseguì nel corridoio del sotterraneo, proseguì nei carruggi di Khari, per morire sulle banchine del porto quando Jackob vide colui stavano cercando, il ricettatore, entrare in una taverna dello scalo Chelaxiano.

20 marzo 2017

Le indagini diventano ufficiali

"Alla fine l'abbiamo spuntata." disse soddisfatta Laila uscendo dall'edificio che ospita la Compagnia Commerciale del Veliero Dorato. Il caldo vento del sud soffiava pigramente tra i capelli della ladra.

"Sì, ma hai visto che non ha battuto ciglio né quando abbiamo ventilato l'ipotesi che la nave non sia affondata nella tempesta, né tantomeno quando abbiamo insinuato una possibile truffa all'assicurazione. Non riesco a capire a che gioco sta giocando Xavier." aggiunse Jackob pensoso.

"Strano che Laila non abbia tirato sul prezzo. Mi è sembrato di non volere nemmeno insistere. Strano, molto strano. Sarà ancora lei?" si chiedeva Gog ad alta voce, quasi assorto nei suoi pensieri.

"A me è sembrato più arrabbiato che altro, come se qualcosa di molto fastidioso lo stesse perseguitando." puntualizzò Tillal.

"Mi sembra che centomila monete d'oro sono una fonte più che rispettabile per qualsiasi arrabbiatura." gli fece da contraltare Kisho.

"Non so Kisho, mi sembra che non stiamo mettendo a fuoco qualche altro elemento, un elemento che infastidisce Xavier." replicò Tillal.

"Sì, ma adesso che cosa facciamo? Cioè, siamo liberi di fare tutte le belle indagini che vogliamo, a nome della Compagnia, ma da dove partiamo?" Laila chiese a tutto il gruppo.
I cinque si fermarono in mezzo alla strada che conduceva verso le banchine del porto come un gruppo di anziani che si stanno raccontando aneddoti di gioventù. All'improvviso tutti si accorsero che un vero e proprio piano non esisteva. Fino ad allora si erano mossi più per istinto che con un filo logico.

"La donna popputa ha ragione anche se non me la racconta giusta. Che cosa facciamo? Il Grande e Potente Gog non può perdere il suo tempo prezioso." disse il goblin con tutta la solennità di cui era capace.

"Io non mi fido di ciò che ci ha detto Xavier. Voglio verificare che non stia facendo il doppio gioco. David ci ha detto che si dovrà vedere con l'assicuratore? Ebbene sono fermamente intenzionato a spiarlo." disse con estrema determinazione Jackob.

"Tu fa' come meglio credi visto che sei bravo a fare solo una cosa: sparire. Secondo me questa non è la via migliore. Dobbiamo seguire la merce. Sappiamo che è a Khari, in mano al ricettatore. Lo dobbiamo trovare, catturare e farlo confessare. Il piano è semplicissimo." disse Laila infervorata per un'idea articolata che aveva appena concepito.


"Credo che non sia una cattiva idea. A parte le testimonianze che raccolte, è l'unica vera pista concreta che abbiamo. Dobbiamo cercare di saperne di più, magari raccogliendo anche qualche elemento concreto, ossia una prova." rincarò la dose Tillal che proseguì "Non certamente volando, però. Visto che adesso siamo liberi dal fare la guardia del corpo di Xavier, possiamo pagare un passaggio da una sponda all'altra del Cheliax."

"Ancora acqua e acqua e acqua. Il Grande e Potente Gog non vuole acqua. Acqua spegne il fuoco e il Grande e Potente Gog ama il fuoco. Io non credo che verrò." disse stizzito Gog.

"Oh, insomma, non fare lo schizzinoso Gog!" lo riprese Tillal "Non ti stiamo chiedendo di fartela a nuoto, starai su una comoda barca."

"Ben detto! Ben detto!" disse Kisho battendo le mani, con una strana luce negli occhi.
"Ho già in mente quale sarà la mia prossima sfida: l'attraversamento a nuoto dello stretto. Finalmente pane per i miei denti. Non appena saremo in prossimità del molo, mi tufferò e incomincerò la traversata."



"È stato un piacere conoscerti, verrò a piangere al tuo funerale su una tomba vuota." sentenziò senza alcuno spazio di replica il nocchiere della jole, massacrando con poche parole le speranze di Kisho il quale imperterrito riprese ad argomentare "Ma che cosa mi potrà accadere? Sono poche miglia... ci sono per caso degli squali? O qualche mostro marino? Io starò vicino alla sua imbarcazione, non deve temere..."

"Senti giovanotto" riprese il marinaio "se ti vuoi ammazzare, la cosa non mi riguarda, sei libero di morire come meglio credi, ma non venire qui a percularmi con le tue storie di mostri, squali o qualsiasi accidentaccio che ti viene in mente. Là fuori non faresti nemmeno un ottavo di miglio e sarai, se sei fortunato, portato via dalle correnti o peggio inghiottito da un gorgo. Già le navi della marina fanno fatica a pattugliare lo stretto, le navi commerciali se non sapientemente guidate si vanno a sfracellare sulla punta a nord ovest e tu ti presenti, bello tritone, a dirmi che è una passeggiata di salute... ma per piacere! Adesso, visto che i tuoi compagni ti hanno pagato il viaggio, ti siedi buono buonetto e ti godi il viaggio. La traversata durerà poco più di mezz'ora."

Kisho non ebbe la forza di replicare, si sedette sprofondato in un marmoreo silenzio.
E il silenzio dominò tutta la traversata, interrotto ogni tanto da un sommesso bofonchiare.
"Ma pensa te... Farsi la traversata dell'Arco di Aroden a nuoto... Incredibile... incredibile... Dove andremo a finire?" Era il vecchio marinaio che borbottava tra sé e sé come uno stufato sul fuoco.

16 marzo 2017

Le indagini proseguono a Khari

"Forse non siamo stati poi così tanto discreti." disse Tillal mentre si ripuliva la mano dal proprio sangue. Gli ultimi effetti del veleno scomparivano dal suo corpo grazie all'incantesimo di Jackob e i due uscivano dallo scantinato alla luce del sole. Poi, quasi assorto, proseguì: "E io avrei dovuto aspettare Laila prima di toccare quella porta nascosta... maledetta voglia di avventura!"

"Di per certo." gli fece eco Jackob "Siamo stati forse troppo avventati nel cercare di truffare un contrabbandiere che cercava di vendere la propria merce al mercato nero. Hai visto il broccato e le spezie che aveva con sé? Se ricordo bene sono proprio quelle nella lista fatta da Sheper."

"Già, ma almeno sappiamo che parte del carico è qui a Khali e quindi Il Cigno di Absalom non è affondato come sostiene Xavier. Dobbiamo anche capire quali sono le sue vere intenzioni: sa tutto o non sa nulla? L'assicuratore è connivente o anche lui è ignaro di tutta questa faccenda?" si domandò Tillal mentre riprendevano la via che conduce verso il porto.


"Per questo posso pensarci io, posso pedinarlo e vedere come si comporta. Se ha movimenti sospetti o meno. Domani posso provvedere, sai bene che posso passare molto facilmente inosservato." propose Jackob.

"Questa è una strada, ma perché non chiederlo apertamente e vedere la sua reazione? Se si tradisse a sufficienza potremmo già capire qualcosa di più da quale parte pende. In ogni caso, avere un mandato ufficiale da parte della Compagnia ci aiuterebbe a muoverci meglio in città. Fin'ora mi sembrava di esser un pesce fuor d'acqua..." disse Tillal.

"Adesso, però, basta chiacchiere. Dobbiamo tornare a Corentyn prima che sia troppo buio. Già è stato difficile sorvolare mezza marina da guerra Cheliaxiana... Hai visto che traffico? Incredibile. Mi domando come avremmo fatto se non fossimo stati invisibili... avrebbero fatto il tiro al piccione! Di più: far passare Il Cigno di Absalom per lo stretto deve esser stata un'impresa straordinaria: non sarebbe passato neanche uno spillo. Probabilmente Kisho potrebbe fare da una parte all'altra dello stretto saltellando da una nave all'altra!" affermò Jackob.

"A proposito. Chissà che cosa avranno scoperto lui e Leila... Per tornare al Cheliax, poi, è veramente una grande potenza, capisco perché tutti la temano. E prima ce ne andiamo da qui, meglio è. Non vorrei avere guai con la giustizia in questo stato." disse sconsolato Tillal.

"Su, coraggio. Questo è un buon posto. Diventiamo invisibili e spicchiamo il volo. Ci vediamo al faro di Corentyn. Mi raccomando: silenzioso come il sussurro del vento e nascosto come pipistrelli nella notte." si raccomandò Jackob.

La spiaggia era deserta, due figure umanoidi, una di taglia media, l'altra poco più grande di un bambino scomparvero improvvisamente. Il sole stava calando verso l'occidente e una leggera brezza soffiava da Sud. Una corvetta Chelaxiana veleggiava a meno di due miglia dalla spiaggia. Nessuno si accorse o vide la scena. Tillal e Jackob già la stavano sorvolando, diretti verso la base, diretti verso Corentyn e il suo faro.

10 marzo 2017

Le indagini proseguono... ma in taverna!

"Ma è mai possibile che mi prendanto tutti per una prostituta?" Laila disse rossa in volto mentre assieme a Kisho stavano uscendo da Il nubifragio, una delle locande segnate negli appunti di Sheper.

"Hai visto come allungava quelle luride manacce? E tu facevi la bella statuina! Meno male che sei la mia guardia del corpo... poi non ho capito che cosa intendevi quando hai parlato di prezzo da pagare, cosa stavi pensando? Che sono una merce?" rincarò ulteriormente la dose.


"Insomma Laila, ma ti vedi come vai in giro? Mi stupisco che non ti sia presa un malanno o almeno un raffreddore quanta poca stoffa hai addosso!" replicò scherzosamente Kisho per poi proseguire "Fatto sta che non abbiamo cavato un ragno dal buco. Zero notizie, solo marinai ingrifati."

"Certo che mi sono dovuta mettere in gioco! Le tue domande a L'orso arrabbiato erano semplicemente ridicole. Quale oste su tutta Golarion ti darebbe credito se la prima domanda è abbiamo bisogno di informazioni? Ancor prima di ordinare una birra o del vino... sei assurdo!
E meno male che prima di andare oltre quel marinaio si è sbottonato..." disse stizzita Laila.

"Non esattamente come avrebbe voluto lui..." insinuò Kisho,

"Oh, basta insomma! La tua volgare ironia non mi fa ridere." lo zittì Laila per poi proseguire "Almeno abbiamo saputo che Il Cigno di Absalom non è l'unica nave perduta durante la tempesta, dovremmo cercare i sopravvissuti per capire quanto era violenta la tempesta e se effettivamente nessuno poteva uscirne vivo."

"Sarà pure come dici, speriamo che questa brutta faccenda si chiuda presto." chiosò Kisho.

"Comunque Xavier non è riuscito a raggiungere ancora quello che cercava e cioè l'indennizzo, egli è molto bravo nel trattare e nel convincere il proprio interlocutore." replicò Laila.

"L'ho notato anche io, soprattutto questa mattina quando parlava con i capitani degli altri mercantili. Nonostante i contrasti iniziali o le argomentazioni un po' deboli, è riuscito a farsi firmare le dichiarazioni giurate che gli servono per attestare che un mercantile come Il Cigno di Absalom non sarebbe mai riuscito a uscire sano da una tempesta che ha colpito il golfo quattro giorni fa." annotò Kisho.

"Ma non abbastanza, ne ha solo cinque e ne servono sette prima che l'assicuratore sganci qualcosa. Ma ora basta! Sono stanca e voglio solo rilassarmi e capire che cosa hanno combinato gli altri. A quest'ora dovrebbero esser già tornati da Khari, sempre che qualcosa non sia andato storto..." disse Laila mentre entrambi camminavano per le strade ormai deserte e avvolte nella nebbia del quartiere del porto di Corentyn.

05 marzo 2017

La nave fantasma

"Mi ha dato della prostituta!" disse stizzita Laila.
"Non è un buon motivo per cercare di ucciderlo, inoltre gli avevi detto che eri la compagnia di Sam... guarda come sei vestita! Cosa doveva pensare?" replicò Kisho infervorito.
"Speriamo non ci denunci e che gli bastino le due monete d'oro... ci manca solo questo. Non so com'è la giustizia nel Cheliax, ma non credo che sia così clemente" chiosò Jackob.


La notte avvolgeva Corentyn, le strade erano deserte eccezion fatta per le ronde della polizia cittadina che giravano senza sosta come squali in cerca di preda.

"Sì, va bene tutto, ma adesso torniamo alla Compagnia." - disse Tillal - "Nessuno sa niente delle nostre scorribande notturne e non vorrei che Xavier non trovandoci s'insospettisse. Dobbiamo anche fare il punto dopo ciò che abbiamo scoperto questa notte."
"Dobbamo rivedere un po' di cose. Con calma. Ma qui nessuno mi convince: né Xavier, né la Compagnia, né l'assicuratore. Tutta questa faccenda mi puzza di bruciato. Laila, leggi di nuovo il biglietto che era nascosto sul corpo di Sheper" sentenziò Jackob.
"Ancora? Non capisco come mai ci siamo immischiati in questa vicenda. Ci pagano solo per la scorta, non dovremmo fare altro. E invece siamo qui, quando dovremmo esser a letto a dormire."
"Su non fare la difficile, leggi e basta." disse Tillal.
La compagnia dei falchi del mare
I delfini di Ostenso
Le furie del ghiaccio
La corporazione dei viaggiatori erranti
I sottili sussurri => Ian Hollow o gatto incantato

Tom Wallace, dock 37, porto militare, tra due giorni durante il turno

Macini? Arco di Aroden? Thurion? Shardstone? Isole dei Warlock? Rahadoum? Khari?
Ostenso 7, Gemcrown, La Sirena Rossa 9, Tempesta 10, Sam 10 mattina notte
Faro di Aroden, punta Sud durante il temporale Sam Thoothwood turno!!!

L'orso arrabbiato, VI distretto
Il nubifragio, III distretto
La rotta perduta, distretto del porto

100 balle di seta grezza
300 balle di broccato di Qadira
40 casse di spezie
20 casse di spezie dello Xi Yang
170 botti di olii essenziali
800 lingotti di piombo
800 lingotti di rame
300 lingotti di ferro
400 assi di ciliegio dello Thue Wang
Da controllare in archivio. La pratica e il carico ufficiale.

Magia? Chi? Divinatore abbastanza potente per il carico. Equipaggio? Tutti morti? Impossibile. Mercato nero?
Leonard? Xavier? Tutta la Compagnia?
"Direi che abbiamo abbastanza elementi per dubitare dell'affondamento de Il Cigno di Absalom: le voci raccolte da Tom sul passaggio della nave; a proposito, avete visto come era scosso quando ha saputo la notizia della morte di Sheper? Poi  c'è la mancanza di sopravvissuti o di qualche relitto e non ultima la testimonianza di Sam, uno dei guardiani del faro che l'ha addirittura vista sebbene nella nebbia dei giorni successivi alla tempesta." disse con una certa sicumera Jackob.
"Senza contare la mappa di Sheper, in cui è disegnata la rotta del mercantile e il presunto punto in cui si trovava quando c'è stata la tempesta." chiosò Jackob.

"Che bravi i miei investigatori da strapazzo! Ma a noi che cosa ce ne frega? Ci pagano solo per la scorta e non dovremmo fare altro. E anche se fosse che c'interessa?" disse Laila.
"Basta, sei noiosa. Non hai ancora capito che potremmo recuperare il carico? Avere una ricompensa da parte della Compagnia o dell'assicurazione? Sono tutti soldi in più? Ha visto quanto ammontava l'assicurazione?" replicò Tillal con un certo fervore.
"Quasi 100.000 monete d'oro..." disse Kisho con una certa noncuranza.
"Esatto. Quindi chiudi quella tua bella bocca di rosa e cerca di capire perché stiamo facendo tutto questo." Tillal zittì Laila.
"Domani, se abbiamo tempo dobbiamo anche fare il giro delle taverne. Mi sono informato da David, il tuo nuovo amico che hai finanziato profumatamente Kisho. L'orso arrabbiato, Il nubifragio e La rotta perduta sono tutte taverne nella zona del porto. Evidentemente Sheperd ha fatto un salto anche là. Dobbiamo ripercorrere i suoi stessi passi." disse Jackob.
"Si dovrebbe anche andare a Khari... Sheper l'ha sottolineato più e più volte. Ci sarà ben un motivo!" aggiunse Kisho.
"Sarà difficile se Xavier ci vorrà sempre al suo fianco. Vedremo domani." chiuse il discorso Tillal.

La compagnia si aggirava tra le nebbiose e scure vie del porto di Corentyn alla ricerca di un bandolo per quella matassa che sembrava più sciolta, ma non completamente dipanata. Il giorno dopo forse avrebbe concesso qualche risposta in più e li avrebbe avvicinati alla verità.

04 marzo 2017

Un nuovo ingaggio

Sebbene l'affaire necromante occupi l'attenzione di tutta Absalom, la vita della città continua più o meno regolarmente. Le aspettative dei molti avventurieri giunti in città sono state deluse dalle ultime decisioni del consiglio quindi c'è un certo fermento nella capitale.

Anche la compagnia, dopo la missione alla fattoria dei Ravnic, trova il tempo per tirare il fiato e riorganizzarsi.

Gog è alla presa con le sue due mogli, Dementia e Veruca, che sta cercando di adattare alla vita cittadina. Teme sempre che possano aggredire qualcuno.
Kisho è sempre desideroso di migliorare le sue tecniche di apprendimento, ha chiesto consiglio anche a Erik per trovare una palestra o un'arena che possano metterlo alla prova. Tuttavia non è rimasto soddisfatto. A quanto pare ha bisogno di veri avversari e non principianti...
Laila prova sempre un modo per fare soldi, anche se alla fine è la più ricca del gruppo.
Jackob è in cerca del padre: Erik ha detto che con le poche indicazioni che gli ha dato è stato difficile reperire informazioni. A quanto è riuscito a scoprire, il padre è nelle lande del nord, tra l'Irrisen e il Regno dei Signori dei Mammut, ma le voci sono incerte visto che la Società non arriva sino all'estremo settentrione.
Tillal, infine, cerca di esercitarsi al meglio nella magia e migliorare il suo equipaggiamento a fronte di una nuova avventura.

Proprio Tillal e Leila, bazzicando per il porto e le taverne della città, incappano in un bando affisso al porto.
La Compagnia del Veliero Dorato ricerca gruppo mercenario come scorta a un carico. Ricompensa molto ricca, spese di viaggio, vitto e alloggio pagati. Gli interessati possono rivolgersi a Xavier Fieldersen presso gli uffici della Compagnia, via del Vento di Ponente 66, Porto Antico di Absalom.
L'annuncio sembra interessante e la missione non troppo difficile, vale la pena sentire di che cosa si tratta.

Gli uffici della compagnia sono riccamente arredati: tappeti dell'estremo oriente ricoprono i pavimenti in roccia e marmo; quadri di ogni stile e fattura, alternati a pregiati arazzi decorano le pareti; complessi candelabri in ferro battuto illuminano le stanze più buie.
L'ufficio di Xavier oltre ad esser molto ampio, con una vista spettacolare sul porto di Absalom, è pavimentato con un confortante parquet in ciliegio, un mappamondo di discrete dimensioni divide due comode poltrone in pelle su cui chissà quanti affari sono stati discussi; su un lato si staglia l'imponente scrivania dietro la quale è seduto un uomo di mezza età.

Laila ha già perso il conto del valore di tutto quel ben di dio e si sta chiedendo se è il caso di intascarsi qualcosa, quando riesce a cogliere le ultime parole del discorso introduttivo alla missione di Xavier: "... abbiamo così perso il Cigno di Absalom, la nostra ammiraglia e dobbiamo andare a verificare assieme al rappresentante dell'assicurazione la vicenda in loco. Voi dovreste solo scortarmi e assicurarvi che la mia persona in caso di attacco di qualsiasi tipo non venga ferita o danneggiata. La ricompensa consiste in 2.500 monete d'oro a testa."

Ovviamente la cupidigia di Laila non è appagata e come il pozzo senza fondo che non sarà riempito mai, la spinge a trattare sulla ricompensa. Forse per la sua avvenenza, forse per la generosità di Xavier, riesce a strappare un extra di 100 monete d'oro a testa al giorno successive al quattordicesimo.

Tuttavia Xavier conclude: "Molto bene signori, per quanto mi riguarda siete ingaggiati. Presentatevi domani mattina un'ora prima dell'alba al molto 66, chiedete de L'Unicorno comandata dal Capitano Leorin WolfSwift. Io arriverò col signor Kervom Songsteel, rappresentante dell'assicurazione. Arrivederci."

Nonostante i timori della compagnia per eventuali attacchi dei pirati del Mare Interno si siano rivelati infondati e lo spettacolino di Laila di fronte a tutto l'equipaggio che è costato una multa di 500 monete d'oro a testa a tutti, l'Unicorno arriva a Corentyn - destinazione finale del viaggio - senza tante sorprese.


La città chelaxiana, detta Porto Indomabile o Città dei nove forti, è uno dei porti principali della famosa marina da guerra imperiale; assieme a Khari permette il completo controllo dello stretto che separa i due continenti e il Mare Interno dall'Oceano.

Appena sbrigate le formalità, la compagnia scende a terra assieme a Xavier e a Kervom.
Sul molo Xavier trova un impiegato della compagnia, David a cui domanda: "Come mai Sheper non è qui? Doveva accoglierci al molo! Dove si trova adesso? Andate subito a chiamarlo e che si presenti immediatamente!"
L'umile risposta di David è molto laconica: "Ah non lo sapete? Sheper è morto. Abbiamo trovato il suo cadavere ieri sulla spiaggia est."