04 marzo 2017

Un nuovo ingaggio

Sebbene l'affaire necromante occupi l'attenzione di tutta Absalom, la vita della città continua più o meno regolarmente. Le aspettative dei molti avventurieri giunti in città sono state deluse dalle ultime decisioni del consiglio quindi c'è un certo fermento nella capitale.

Anche la compagnia, dopo la missione alla fattoria dei Ravnic, trova il tempo per tirare il fiato e riorganizzarsi.

Gog è alla presa con le sue due mogli, Dementia e Veruca, che sta cercando di adattare alla vita cittadina. Teme sempre che possano aggredire qualcuno.
Kisho è sempre desideroso di migliorare le sue tecniche di apprendimento, ha chiesto consiglio anche a Erik per trovare una palestra o un'arena che possano metterlo alla prova. Tuttavia non è rimasto soddisfatto. A quanto pare ha bisogno di veri avversari e non principianti...
Laila prova sempre un modo per fare soldi, anche se alla fine è la più ricca del gruppo.
Jackob è in cerca del padre: Erik ha detto che con le poche indicazioni che gli ha dato è stato difficile reperire informazioni. A quanto è riuscito a scoprire, il padre è nelle lande del nord, tra l'Irrisen e il Regno dei Signori dei Mammut, ma le voci sono incerte visto che la Società non arriva sino all'estremo settentrione.
Tillal, infine, cerca di esercitarsi al meglio nella magia e migliorare il suo equipaggiamento a fronte di una nuova avventura.

Proprio Tillal e Leila, bazzicando per il porto e le taverne della città, incappano in un bando affisso al porto.
La Compagnia del Veliero Dorato ricerca gruppo mercenario come scorta a un carico. Ricompensa molto ricca, spese di viaggio, vitto e alloggio pagati. Gli interessati possono rivolgersi a Xavier Fieldersen presso gli uffici della Compagnia, via del Vento di Ponente 66, Porto Antico di Absalom.
L'annuncio sembra interessante e la missione non troppo difficile, vale la pena sentire di che cosa si tratta.

Gli uffici della compagnia sono riccamente arredati: tappeti dell'estremo oriente ricoprono i pavimenti in roccia e marmo; quadri di ogni stile e fattura, alternati a pregiati arazzi decorano le pareti; complessi candelabri in ferro battuto illuminano le stanze più buie.
L'ufficio di Xavier oltre ad esser molto ampio, con una vista spettacolare sul porto di Absalom, è pavimentato con un confortante parquet in ciliegio, un mappamondo di discrete dimensioni divide due comode poltrone in pelle su cui chissà quanti affari sono stati discussi; su un lato si staglia l'imponente scrivania dietro la quale è seduto un uomo di mezza età.

Laila ha già perso il conto del valore di tutto quel ben di dio e si sta chiedendo se è il caso di intascarsi qualcosa, quando riesce a cogliere le ultime parole del discorso introduttivo alla missione di Xavier: "... abbiamo così perso il Cigno di Absalom, la nostra ammiraglia e dobbiamo andare a verificare assieme al rappresentante dell'assicurazione la vicenda in loco. Voi dovreste solo scortarmi e assicurarvi che la mia persona in caso di attacco di qualsiasi tipo non venga ferita o danneggiata. La ricompensa consiste in 2.500 monete d'oro a testa."

Ovviamente la cupidigia di Laila non è appagata e come il pozzo senza fondo che non sarà riempito mai, la spinge a trattare sulla ricompensa. Forse per la sua avvenenza, forse per la generosità di Xavier, riesce a strappare un extra di 100 monete d'oro a testa al giorno successive al quattordicesimo.

Tuttavia Xavier conclude: "Molto bene signori, per quanto mi riguarda siete ingaggiati. Presentatevi domani mattina un'ora prima dell'alba al molto 66, chiedete de L'Unicorno comandata dal Capitano Leorin WolfSwift. Io arriverò col signor Kervom Songsteel, rappresentante dell'assicurazione. Arrivederci."

Nonostante i timori della compagnia per eventuali attacchi dei pirati del Mare Interno si siano rivelati infondati e lo spettacolino di Laila di fronte a tutto l'equipaggio che è costato una multa di 500 monete d'oro a testa a tutti, l'Unicorno arriva a Corentyn - destinazione finale del viaggio - senza tante sorprese.


La città chelaxiana, detta Porto Indomabile o Città dei nove forti, è uno dei porti principali della famosa marina da guerra imperiale; assieme a Khari permette il completo controllo dello stretto che separa i due continenti e il Mare Interno dall'Oceano.

Appena sbrigate le formalità, la compagnia scende a terra assieme a Xavier e a Kervom.
Sul molo Xavier trova un impiegato della compagnia, David a cui domanda: "Come mai Sheper non è qui? Doveva accoglierci al molo! Dove si trova adesso? Andate subito a chiamarlo e che si presenti immediatamente!"
L'umile risposta di David è molto laconica: "Ah non lo sapete? Sheper è morto. Abbiamo trovato il suo cadavere ieri sulla spiaggia est."

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