23 ottobre 2016

La trattativa

"Adesso parla! Quanti siete? Dov'è il vostro capo? Quante guardie? Come possiamo raggiungere il vostro villaggio?" ruggì Tillal.
"Non credo che ti possa capire... è un goblin, non un dotto in lingue. " disse sardonicamente Jackob.
"Io trasformerò le parole per voi. Adesso ci penso io!" concluse Gog riportando al prigioniero le domande di Tillal.

Nessuno tranne Gog capiva quei suoni gutturali che si scambiavano i due esseri. Per un tempo infinito i due goblin si parlarono. Sembrava più una conversazione tra due amici che un'interrogatorio tra quelli che avrebbero dovuto esser due rivali, costellato qua e là da molti "mmm" e molti "ahi ahi ahi" che il resto del gruppo non riusciva a interpretare affatto.

Alla fine Gog sputò a terra e sorrise come se fosse un bambino che aveva appena ricevuto una caramella come premio per aver portato una bella pagella.
"Siamo d'accordo allora. Possiamo slegarlo e procedere." sentenziò.
"Tu sei scemo. Io questo coso non lo libero. Poi scappa," disse Leila.
"No, no. Lui essere nostro fedele alleato. Lui tradire non può." replicò Gog.
"Spiegaci un po' che cosa vi siete detti." intervenne Kisho.




"Semplice, caro schivatutto." disse Gog con perfetta nonchalance "Lui ha detto che sarà il nuovo capo una volta che noi avremo ucciso quello che c'è ora. E in cambio della sua vita e del lavoretto, non solo mi ha detto dove è la tenda con le donne più succulente e poppute, ma ci porterà al villaggio per un percorso sicuro."

"Sì, poi ci porta la colazione a letto e ci regala anche 500 monete d'oro a testa. Scordatelo Gog che io lo liberi." replicò secca Laila.
"Potrebbe anche funzionare, tutto sommato mi piace, però deve esser sincero. Tu credi che lo sia Gog?" soppesò gravemente la situazione Tillal.
"Però dobbiamo avere un piano d'azione. Se dobbiamo portare con noi due donne, non credo che basti invitarle. Alla fine dei conti dobbiamo portare via con la forza."
"A quello ci penso io, credo di essere il più forte per queste cose eppoi sono l'unico che non utilizza armi... giusto per non rischiare di fare subito di Gog un vedovo." aggiunse Kisho.

"Sì sì lui è sincero, perché gli ho detto che lo uccideremo se cercherà di tradirci. Sciamano mi ha riconosciuto come tale e di magia non sa. Quindi marchiarlo col segno io prima devo. Nulla io gli farò. solo luci colorate per ingannare sciocchi guerrieri come lui. Però prima noi stringere patto, altrimenti dovremo uccidere lui."

"No, niente patto. I goblin sono tutti mentitori malvagi. O meglio, se ci consegna anche il tesoro del capo. Vediamo di unire l'utile al dilettevole." replicò Laila.

"Posso chiedere anche questo a Kiskhan. Aspetta vediamo che cosa dice." dopo di che Gog riprese la trattativa col goblin catturato.

I due parlarono fittamente per almeno cinque giri di clessidra con molti "uuuhm" e pochi "mmm".
Alla fine Gog sorrise nuovamente, mostrando una dentatura cariata e non esattamente impeccabile, sputò a terra e Kiskhan fece la stessa cosa. Gog disse "Ok, il patto è fatto e sigillato collo sputo. Andiamo."

"Di grazia, che cosa avresti concluso?" chiese Tillal.
"Due donne poppupe, formose e grasse per me. La metà del tesoro del capo per voi e lui il nuovo capo villaggio. Ma mi ha detto di risparmiare qualche guardia, altrimenti non rimane nessuno." rispose tutto fiero di sé Gog.

"Speriamo che abbiano sufficienti monete d'oro questi quattro straccioni." disse con stizza Leila.
"Speriamo di uscirne al più presto da qui, queste caverne stanno diventando insopportabili." disse Tillal.
"Speriamo di avere un onorevole combattimento." disse Kisho.
"Speriamo di non fare troppo casino." disse Jackob.
"Speriamo che le mie mogli siano grasse e abbondanti." disse Gog.

Così il gruppo proseguì per le grotte del Kartkass e s'inoltrò nelle viscere della montagna avendo come guida un altro goblin.

Nelle grotte del Kortos alla ricerca dei goblin

Le grotte del massiccio si estendono per chilometri all'interno del massiccio del Kortos.
La compagnia si è inoltrata da parecchie ore nelle viscere della montagna e la via è sempre più difficile non solo per il terreno sfavorevole, ma anche per le insidie che ad ogni passo si presentano.

La via sarebbe sempre incerta e solo grazie alle doti di cacciatore di Tillal si può sperare che quella sia la strada corretta per giungere sino alla meta finale.

Dopo così tanto tempo in quel budello il gruppo non solo aveva perso il senso del tempo, ma anche quello dell'orientamento. Jackob segna accuratamente su una pergamena il percorso fatto nella speranza che quegli appunti permettano di ritrovare la strada per il ritorno.

Così per ore e ore.



"Basta! Adesso mi sto veramente spazientendo!" sbottò Laila dopo aver disattivato l'ennesima trappola. "I tuoi parenti sembrano non fare altro tutto il giorno! Prima i dardi, poi i lupi evocati, poi la fossa con gli spuntoni e adesso le esplosioni di fuoco. E non c'è nemmeno un tesoro da spartire, ma solo goblinesse... basta! Adesso va avanti Kisho, intanto lui non viene mai colpito e non colpisce mai!"

"Tante belle poppute donne per me! La mia dinastia! Non vedo l'ora che sgravino!" chiosò Gog.
"La tua irriverenza nei confronti della scuola dei quattro venti è pari alla tua bellezza Laila." sentenziò Kisho.

"Un po' meno chiasso, altrimenti tanto vale farci annunciare al capo tribù" soggiunse Jackob "mi sembra di aver sentito un rumore più avanti."

Il gruppo avanzò ancora più cautamente e dopo che Laila tornò dalla ricognizione riferì della presenza di una pattuglia di quattro goblin in perlustrazione. Erano i primi goblin incontrati dopo esser entrati nei meandri del Kortos. Adesso bisognava agire in fretta.