10 settembre 2016

In cerca della vallata Kartkass

La strada, o meglio, il sentiero si arrampica prepotentemente lungo il fianco della montagna.
Il paesaggio era desolato: rocce e sterpaglie dominano la vallata mentre un vento freddo e secco spazza implacabilmente la gola che corre alla sinistra della mulattiera.

"Quei valligiani erano proprio cafoni e ignoranti!" Laila ruppe il silenzio.
"Se mi avessi lasciato parlare e non avessi insultato tutti quelli che hai incontrato, magari ci avrebbero trattato un po' meglio." rispose Jackob e continuò "E se non avessi deciso di rimanere ad Absalom per fare acquisti a questo punto saremmo con gli altri e non qui a brancolare nel buio: non sappiamo nemmeno se è il sentiero giusto e nemmeno dove porta!"

"Sempre a lamentarti Jackob, tu non capisci l'animo femminile.Piuttosto apri gli occhi! Guarda là, credo che siano loro a meno che non sia una gita in montagna di una famiglia felice." disse Laila indicando un piccolo gruppo che stava razzolando sullo stesso sentiero qualche centinaio di metri più in alto.


Entro mezz'ora la compagnia si era riunita. La destinazione era nota solo per il nome: la vallata Kartkass.

Un'ora dopo il gruppo si stava ancora inerpicando lungo quello che poteva assomigliare alla lontana ad un sentiero.

"Così alla fine, Leila, col tuo atteggiamento hai sostanzialmente insultato il capo villaggio... eppure egli è stato l'unico ad ospitarci offrendoci un riparo per la notte. Gli abitanti di Stonehall a quanto pare sono molto diffidenti, in particolar modo se hai tra i membri del gruppo un goblin. Niente di personale Gog, ma il villaggio è stato attaccato dai tuoi simili e gli umani ovviamente non l'hanno presa bene." così Tillal concluse il suo discorso. 

"Speriamo che possiate incontrare anche voi qualche minotauro, ne abbiamo già incontrati cinque e sono dei bestioni interessanti da sfidare" aggiunse Kisho mentre si sistemava le fasce alle mani.
"Credo che i minotauri siano il minore dei nostri problemi dato che queste montagne sono infestate anche da centauri e arpie, non ricordate?" aggiunse Tillal.
"E goblin... non dimenticare. Le mie mogli mi stanno aspettando!" chiosò Gog.

Proseguirono nel cammino, senza alcun sentiero da seguire, ma cercando di orientarsi secondo le poche informazioni in loro possesso. La valle Kartkass sembrava esser un segreto custodito gelosamente dal massiccio del Kortos.

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