26 marzo 2016

La piramide aliena

Qadira, sud ovest dalla foresta di Tapur. A un giorno di viaggio dall'oasi di Al Siwa, a sud del Sentiero Dorato.
Tempeste nel deserto sono abbastanza comuni, soprattutto a ridosso delle montagne Zho, ma quella tempesta fu particolare: intensa per potenza e di lunga durata.

Il deserto di Qadira è vasto e le sue sabbie nascondono molti segreti e ricchezze. Nel deserto si può trovare la morte, ma anche le famose Pietre del Calor; nel deserto si possono trovare i Janni, i Djinni e gli Efreeti, ma si possono trovare anche creature che con il deserto non hanno nulla a che fare.

Durante una di queste tempeste, dalle dune del deserto improvvisamente, come per magia, è emersa la cima di una piramide a gradoni con una torretta in cima.


Solo pochi gradoni erano visibili, ma sufficienti a fornire un riparo contro i venti e le folate di sabbia che imperversavano implacabilmente.

Quando la tempesta si fu placata, il deserto non si riprese la costruzione, ma lasciò che potesse riemergere alla luce del caldo sole di Qadiria. E di fronte a una piramide ignota, nessun avventuriero degno di questo nome si tirerebbe indietro.

Ma l'esplorazione non si dimostrò essere esattamente ciò che si sarebbe aspettati. Nessuna civiltà scomparsa e dimenticata nelle pieghe del tempo ha costruito la piramide, anzi le sue stanze interne non sembrano minimamente delle camere sepolcrali dove antichi re o nobili riposano indisturbati dopo la morte.

In quelle stanze si potevano trovare strane scritte - non appartenenti ad alcuna lingua conosciuta - ma anche misteriosi congegni e incredibili incantesimi, la cui fonte non appartiene ad alcun tipo di magia, né arcana né divina.

In più, scendendo sempre più in profondità, diversi mostri - tutte aberrazioni - popolano la costruzione e aggrediscono tutti coloro che si trovano innanzi.

Nei livelli più bassi della piramide si cela una enorme stanza quadrata larga più di venti metri dove si possono trovare non solo un piano in perfetto metallo, ma ventuno tubi alti sino al soffitto e sei parallelepipedi di cristallo cavi. Tutti i contenitori sono vuoti.


Non solo, enormi pozze di un liquido verdognolo, colore dovuto forse alle strani luci che illuminano tutte le stanze della piramide. Il collegamento tra le creature trovate sino ad ora e queste specie di gabbie è evidente.

Il tempo passato nella piramide e gli scontri hanno fiaccato le forze del gruppo, che già ha dovuto affrontare la tempesta di sabbia e i mostri del deserto. Meglio uscire e respirare aria pura invece di rimanere nei cupi vani di ambienti sconosciuti.

Nel corso della note, però, i veri abitanti e padroni della piramide uscirono allo scoperto, nell'ambiente esterno. Uno di loro venne impegnato in combattimento e soccombette, mentre il secondo dopo aver operato su una paratia della piramide ed esser stato ferito, fuggì per la scalinata che corre su uno dei lati e rientrò all'interno.


Una specie di terremoto scosse le sabbie e la piramide. Un primo colpo e la piramide si sollevò di qualche centimetro; poi un secondo e un terzo, le sabbie si spostarono e la piramide salì sempre più.
Altri sussulti, finché la piramide si liberò dalle morse del deserto e spiccò il volo, con la base illuminata da nove globi, emittenti una luce bianco-giallastra.

Poi un guizzo, un'accelerazione improvvisa, fortissima e la piramide, come una cometa, si tuffò nel cielo e scomparve, diventando un puntino luminoso indistinguibile tra le altre stelle.

07 marzo 2016

Diario di Kisho - Monaco dei 4 venti del clan Li-Kuo-Shin.

Mentre infuriava la tempesta di sabbia, davanti a me si stagliava immensa la bestia a 6 teste, mi sono bastati pochi secondi per capire e memorizzare i suoi movimenti, le teste si muovevano sinuose e indipendenti e sputavano lingue di fuoco, tentavano invano di mordermi, troppo tardi per loro capire che era vana la lotta, il destino della bestia era già segnato dal palmo della mia mano.

Sferrato l'ultimo colpo mi ricordai le parole e gli insegnamenti del mio Maestro Shunsay, il Secondo Vento si era focalizzato nella mia mente, da rispettare sempre:

Maestrale - Rispetta il tuo corpo poichè è la tua arma, scudo e armatura di cui hai bisogno.


Anche questo essere ha terminato il suo corso, il suo destino, il mio invece continuo a percorrerlo posizionando pietra su pietra davanti ai miei passi....

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.... L'esplorazione dello strano tempio volante mi ha aperto la mente sulla possibilità che oltre alla magia a me conosciuta ma non compresa esista un'altro tipo di magia 'primordiale' e 'antica' a me sconosciuta, curioso scoprire poi che tale magia fosse sconosciuta e incompresa anche a coloro che nel gruppo sono i più esperti, il tempio aveva un strana aura attorno, la percepivo, una strana aria fredda che avvolgeva tutti noi come nebbia invisibile ..leggera..troppo leggera..troppo facile da respirare nonostante fosse un tempio pressochè sigillato....non ho fatto menzione di questa mia sensazione con i miei compagni...non avrebbero capito.

Curioso anche combattere con le creture che vi abitavano lughi esseri neri come la notte, enormi eppure leggeri nei movimenti e veloci, molto veloci, mi ha insegnato molto osservare i loro movimenti, sono sicuro che fossero più intelligenti di quanto volessero apparire e spietati, tanto da abbandonare un loro compagno ancora in piene forze ma ad occhio attento oramai spacciato, pur di fuggire.

Sembrava molto resistente, veloce e letale, ma quando Gogh ha usato il suo fuoco ho capito come dovevo agire, calmo l'ho osservato cercando di schivare i suoi colpi, aimè anche per me era dfficile colpirlo, sembrava che stessimo danzando, mentre attiravo la sua attenzione gli altri lo hanno sfinito, indebolito, era debole al fuoco perciò anche se non lo colpivo l'importante era che lo colpissero gli altri mentre lui colpiva me, ogni elemento è fondamentale, 'gioco di squadra'.
Alla fine lui è morto davanti ai nostri occhi e noi tutti siamo usciti quasi illesi...questo evento particolare rispecchia a fondo il principio fondamentale del Primo Vento:

Scirocco : Una mano chiusa stringe il vuoto, una mano aperta contiene il tutto.

 Puttroppo il gruppo non riesce ancora a vedere le cose così come le vedo io, inutile usare la voce, lo capiranno col tempo, impareranno a conoscersi meglio, pregi e difetti, forze e debolezze così come io sto imparando a conoscere loro.

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Dopo le creature stravaganti della piramide volante ho capito che dovevo migliorare il mio stile di combattimento...farmelo mio...più simile a ciò che sono realmente...mi ci è voluto un pò per prepararmi mentalmente a capire ciò che sono e ciò che volevo diventare, è un processo naturale, la traversata del deserto mi ha aiutato a capire.
Altri scontri con creaure esotiche mi hanno aiutat ad affinare la tecnica a imparare dai miei errori, ma è stato solo dopo il duello con Idris che tutto mi è stato più chiaro, vederlo combattere nel maneggiare la spada così grande con tanta precisione, quell'armatura così spessa e pesante, eppure non sembrava affatto negargli i movimenti o renderlo più lento.
Pensavo che la mia velocità e leggerezza mi avrebbe avvantaggiato, pensavo di poterlo battere...mi sbagliavo, ma anche la sconfitta mi ha inseganto molto, ho capito che a modo suo si adatta velocemente alle situazioni diverse che incotra, mutuabile e non solo in combattimento, è una parte di sè,...nel suo essere, è così sempre.
Tutto ciò che mi ha insegnato questa sconfitta la farò mio e ne farò buon uso, e per ciò io ti ringrazio "Idris della fortezza di Khadr" come il Terzo Vento mi insegna:

Grecale: Rispetta il tuo avversario se ne è degno. 
 
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Ci stiamo allontanando dalla fortezza piove, anche parecchio, finalmente tutto mi è chiaro, chi sono, ciò che sono e ciò che volgio diventare.
Finalmente ho acquisito il mio stile, la mia essenza stessa si rispecchia in esso...simile a un falco che solca il vento,calmo e paziente, osservo e imparo....allo stesso tempo mi muovo senza pensarci...senza uno schema...sempre in movimento braccia e gambe.
Tutt'uno col vento che mi scivola sul corpo...lo sento...è verò sarà più difficile colpire se si è sempre in questo stato...imprevedibile tanto per mè quanto per i miei avversari.
Mi sto abituando...c'è ancora parecchio d aaffinare e perfezionare, ma è pur sempre un inizio e il tempo non mi manca...paziente...sii paziente come il battito d'ali nel vento.

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La fortezza è oramai lontana, Vick e Akim ed Amir sono salvi e noi siamo ritornati finalmente ad Absalom, la nostra piccola avventura con l'eremita della sabbia ha portato alla luce nuove storie e nuove missioni, mi incuriosisce molto l'artefatto detto 'Mazzo delle meraviglie', ma il nostro nemico Zulton è molto potente perciò per aiutare Laila e il mio gruppo devo diventare più forte, mi devo preparare al meglio.
Con le ricchezze acquisite sono riusito ad acquistare una delle antiche tuniche da guerra del clan Lin Kuei della Tormenta di ghiaccio, si dice che con essa si possa focalizzare ed espandere il proprio ki rendendo i propri movimenti più veloci e i colpi più potenti, inoltre ho deciso di acquistare altri oggetti utili al mio cammino e per difendere meglio i miei compagni.

Ora che siamo diventati ufficialmente dei menbri della Gilda dei Cercatori chissà cosa ci riserverà il futuro, nel frattempo mi preparo al meglio per le prossime battaglie e lezioni da imparare.



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Dopo la sorprendente scoperta di un rifugio per il gruppo, gentile offerta di Gog, abbiamo deciso di partire per le montagne in cerca di una concubina per il piccolo goblin, la cosa non mi ha attirato molto inizialmnte ma la strada sembra irta di pericoli e non posso lasciare il gruppo senza la mia protezione, inolte sarà un buon allenamento combattere contro i famosi Minotauri.

Sulle Montagne ho finalmente affinato la mia tecnica di guarigione, riesco a percepire la natura e anche se per pochi secondi riesco a far fluire la sua energia nel mio corpo, gli scontri stanno diventando sempre più cruenti e faticosi...ma in torno a tutti questi scontri e sfide c'è sempre il momento per rilassarsi e fare qualche battuta...sono contento.

Finalmente credo di capire il senso del Quarto Vento:

Libeccio: Tutto è in equilibrio nel caos che ti circonda.

Ma basta riposarsi mettiamoci in viaggio ed addentriamoci nelle caverne.....


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*Maestrale (E’ il vento di Nord-Ovest che i Romani chiamavano chorus o circius; insieme al Libeccio e’ tipico del Mediterraneo centrale, spira ad una velocita’ che puo’ superare i 120 km orari, e’ asciutto ed e’ un vento di burrasca. E’ il vento piu’ impetuoso e annuncia l’inverno, e' un vento di caratteristiche simili alla Tramontana, solo di forza piu’ elevata, da cui il nome maestro dei venti.  Porta tempo freddo, asciutto e sereno. )

 *Scirocco (E’ il vento di Sud-Est, proviene dal deserto del Sahara e in origine e’ secco e infuocato; attraversando il Mediterraneo, pero’, si carica d’umidita’ e nelle regioni settentrionali italiane spira come un vento caldo umido apportatore di piogge e nebbie.
Porta di solito tempo nuvoloso al nord, mare mosso, visibilita’ scarsa e puo’ durare molto a lungo.


*Grecale (E' il Vento da Nord-Est con leggere variazioni di provenienza, e’ un tipico vento invernale, e’ freddo e asciutto e deve il suo nome al fatto che gli antichi navigatori del Mediterraneo centrale ritenevano che provenisse dalla Grecia.
Porta tempo buono e cielo sereno, solitamete spira a raffiche.


* Libeccio (E' il Vento da Nord-OvestEst )soffia generalmente come brezza calda di mare lungo le coste occidentali e come brezza di terra lungo quelle orientali, in condizioni di stabilità atmosferica. E' conosciuto per il calore che porta con sé, ma soprattutto la sabbia, proveniente dal deserto del Sahara.