07 febbraio 2016

Qadira, la porta per l'Oriente

Sebbene non sia un vero e proprio stato, ma semplicemente una satrapia dell'Impero Padiscià del Kelesh, Qadira è una delle zone più ricche del Mare Interno.

Essendo la cerniera di congiunzione tra l'Oriente e l'Occidente, Qadira è uno snodo fondamentale per tutti i viaggiatori, gli avventurieri e i mercanti che intendono andare o venire dall'Avistan.


Non solo oro, pietre preziose, spezie, sale, seta, stoffe pregiate, ma anche schiavi, antichi tomi, componenti per gli incantesimi, animali e creature esotiche transitano per le principali città come la capitale Katheer, la Gloriosa, oppure Sedeq, la Gemma Splendente, oppure Gurat, detta la Casa dell'Oracolo.

Il commercio è la spina dorsale della satrapia. Senza di esso, l'enorme spesa per l'esercito, praticamente presente ovunque, soprattutto nella zona settentrionale, verso il confine con il Taldor, non potrebbe esser sostenuta.

Xerbystes II, l'attuale satrapo, è particolarmente attento a mantenere saldo il potere ingraziandosi il favore dell'apparato politico tramite un difficile equilibrio di nomine delle principali cariche pubbliche. Tuttavia, il potere si Xerbystes II si limita solamente agli affari interni di Qadira, gli affari militari, il commercio, la pirateria e le relazioni con le altre nazioni, l'Imperatore Padishah ha nominato come plenipotenziario il Gran Visir Hebizid Vraj.

Tra i due non corre buon sangue, infatti se Xerbystes spinge per una ripresa delle operazioni militari contro Taldor, Hebizid è molto più cauto, cercando di tessere una serie di relazioni diplomatiche con le nazioni che si affacciano sul Mare Interno per stritolare economicamente il nemico di sempre.


La geografia di Qadira è caratterizzata prevalentemente da enormi distese desertiche, a volte formate da sabbia finissima, altre da brulle pianure di pietrisco. È in questo scenario che le carovane commerciali si muovono per chilometri e chilometri, portando a dorso di cammello migliaia e migliaia monete d'oro di merci.

Non solo i carovanieri devono affrontare le ostilità del deserto, ma devono anche confrontarsi con le tribù dei nomadi schiavisti o gruppi di bugbear, jann o giganti.

Il deserto, inoltre, ha inghiottito assieme al tempo intere città come la mitica Shadun, situata al di là dei Monti Zho centrali e scomparsa dopo le eruzioni dei vulcani Zhonar e Zhobl.

Oltre al deserto, i Monti Zho ricoprono gran parte del territorio di Qadira. Alti più di duemila metri, si estendono dal sud ovest al nord est del paese. Formano una barriera naturale, caratterizzata da una lunga serie di picchi frastagliati e sono abitati da giganti selvatici, draconidi, elementali; altre voci parlano di intere tribù se non vere e proprie città di ifrit, geni reietti o silfidi.

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