Descrizione
Lathorp è un
villaggio di appena 413 anime (404 umani, 6 mezz’orchi, 1 gnomo, 2
mezz’elfi), situato sulle rive del fiume Norrstrom. Ai margini del villaggio sorge il maestoso “Albero del
Sangue di Drago”, una antica biancorteccia il cui legno robusto ben si presta
alle lavorazioni alchemiche. La leggenda narra che l’albero sarebbe nato nel
punto esatto in cui l’eroina Svenja,
circa 400 anni prima, combattè e uccise l’enorme drago bianco Apterax, liberando così la regione
dalla tirannia del mostro (che pretendeva tributi in sangue e metalli
preziosi). Poco fuori dal villaggio, ad est, sorge la Torre di Fenris, un antico avamposto di
guardia in rovina sin dalla fine della guerra con l’Irrisen, di cui ormai resistono
solamente le mura esterne e il sotterraneo (da cui proviene una strana
interferenza arcana, che rende poco affidabile l’uso della magia nelle
vicinanze). A pochi chilometri verso ovest è presente un porticciolo da cui, nelle stagioni
più calde, è possibile imbarcarsi per raggiungere le città del nord. Il
villaggio ha una sola locanda,
la “Strega sullo Stecco”, attualmente gestita dai gemelli Fehrgun e Vendel.
L’insegna della locanda rappresenta una figura femminile stilizzata chiaramente
impalata da una scopa, a dimostrazione
dell’odio dei due fratelli verso chi li ha allontanati dalla terra d’origine.
Cittadini di rilievo
Mærr Aerin
Aerin è la Mærr (Signora) del villaggio. Si dice che discenda direttamente
da Svenja. E’ una donna di circa quarant’anni, bionda e con gli occhi azzurri,
di corporatura atletica, con parecchie cicatrici di passate battaglie sul viso.
Fiera ed inflessibile, governa Lathorp in modo severo, ma senza eccessi. Il
marito di Aerin, il precedente Mærr, morì circa 10 anni fa nel tentativo di
esplorare la torre di Fenris ed il suo cadavere non è mai stato rinvenuto.
Phalken
Phalken è il fabbro del villaggio. Alto quasi due metri, a più di 40 anni è
ancora un mezz’orco possente e muscoloso, cui l’età avanzata ha donato solo un
accenno di pancia. La sua carnagione è grigiastra, I suoi capelli sono ancora
quasi tutti neri, mentre le zanne inferiori protrudono dalla bocca in modo
evidente. Ha una limitata selezione di armi magiche di discreta fattura, che
sono state incantate anni addietro da Osiron ma non sono mai state vendute.
Osiron
Il mago Osiron arrivò dal sud circa sette anni addietro e, per motivi
ignoti, decise di stabilirsi nel villaggio, comprando un terreno non distante
dalla Torre di Fenris e costruendovi una magione con tanto di osservatorio. A
lungo Osiron tentò di convincere Mærr Aerin a vendergli la Torre di Fenris, con
l’intenzione di demolirla per eliminare le interferenze arcane che si
sprigionano dalle sue rovine, ma Mærr Aerin è stata irremovibile nel negargli
tale diritto. Il vecchio mago è sempre stato un tipo scorbutico e poco
socievole, ma negli ultimi anni si è isolato ancora di più dalla gente del
villaggio. Si dice che Osirion abbia cosparso la sua casa di trappole, per
scoraggiare gli ospiti meno graditi.
Fehrgun e Vendel
I gemelli Fehrgun e Vendel sono profughi dell’Irrisen, sfuggiti alla
distruzione del loro villaggio da parte dei Cavalieri di Baba Yaga circa 30
anni or sono. Sono entrambi biondi, hanno occhi di colore azzurro ghiaccio e i
loro volti sono costellati di lentiggini, ma fisicamente non potrebbero essere
più diversi: Fehrgun è robusto e atletico, mentre Vendel è gracile e di salute
cagionevole. Gestiscono l’unica taverna della città, la “Strega sullo Stecco”.
Quando una pattuglia dei Corvi Neri passa per il villaggio, Fehrgun e Vendel si
assicurano che i suoi membri abbiano sempre del buon cibo ed un letto caldo a
un prezzo scontato.
Lenshir
Il druido Lenshir non è originario di Lathorp, essendosi stabilito nella
zona circa due decenni or sono. Lenshir si rese ben presto conto di non
sopportare il sangue e la morte che accompagna le vite degli avventurieri,
preferendo la quiete e la solitudine dei gelidi paesaggi del nord. Lenshir si
stabilì in un bosco di conifere a circa un’ora di cammino da Lathorp, facendosi
vedere nel villaggio solo di quando in quando, per fare provviste. Tuttavia,
con il tempo, le visite si sono fatte sempre meno frequenti, fino a che non si
sono interrotte del tutto, parecchi mesi or sono.
Zibus Spincog
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